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I bimbi con un ritardo del linguaggio, anche definiti LATE TALKER o PARLATORI TARDIVI, sono bambini che faticano nello sviluppo delle abilità linguistiche: a 24 mesi ancora non hanno raggiunto un vocabolario di circa 50 parole e a 30 mesi non hanno iniziato a combinare parole e creare piccole frasi. 👶

I late talkers possono:

– evolvere in late bloomers cioè sbocciatori tardivi poiché le loro abilità linguistiche progrediscono e raggiungono livelli adeguato entro i 36 mesi 🌼

– evolvere in bambini con un disturbo del linguaggio, qualora le loro abilità rimanessero deficitarie

Quali sono i CAMPANELLI D’ALLARME per capire se c’è una difficoltà nello sviluppo del linguaggio? 🔔🚨

– il bambino ha difficoltà a capire quello che gli viene detto: la comprensione di frasi semplici inizia intorno agli 8 mesi, poi progredisce velocemente! ⏩💨

– pronuncia meno di 10 parole o ancora non parla a 18 mesi

– pronuncia meno di 50 parole a 24 mesi

– non combina parole e non produce brevi frasi a 30 mesi

Cosa fa il logopedista? 

1) Esegue una VALUTAZIONE delle abilità linguistiche mediante osservazione di gioco, questionari, colloquio con i genitori ed osservazioni qualitative e strutturate 🔍

2) Supporta i genitori e li aiuta, attraverso il parent training logopedico ad apprendere strategie importantissime per STIMOLARLO al meglio e favorire lo sviluppo del linguaggio 🚸

3) In base alla valutazione effettuata INDIRIZZA i genitori ed il bambino verso trattamenti diretti, indiretti o eventuali monitoraggi 📊

Se sospetti che tuo figlio possa avere un ritardo del linguaggio è fondamentale l’intervento precoce perchè nei primi anni il il cervello di un bambino è maggiormente predisposto a formare e modificare le connessioni deputate al linguaggio ed è l’età in cui l’intervento riabilitativo, o una più semplice stimolazione guidata, hanno maggiore efficacia.

Un intervento tardivo (in genere dopo i 5 anni) comporta la perdita di un tempo molto prezioso dato che molte caratteristiche disfunzionali si sono fortemente stabilizzate.

La cosa migliore da fare è rivolgersi a un logopedista che possiede gli strumenti e la competenza per valutare se il tuo bambino vada semplicemente monitorato, o se sia utile iniziare un percorso di stimolazione.

Al C.E.P.I. abbiamo un’area dedicata alla logopedia https://cepiseregno.it/portfolio/logopedia/ dove professioniste altamente competenti potranno accogliere e rispondere ad ogni richiesta.